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domenica 10 maggio 2015

Interni Corsa D

Gli interni della Corsa D erano caratterizzati da un disegno moderno e vivace: con tali caratteristiche i designer hanno voluto operare una svolta rispetto all'austera razionalità di molti modelli Opel precedenti. 
L'abbinamento tra plastiche nere e rivestimenti colorati su sedili, plancia e pannelli porta rendeva più fresco ed accogliente l'abitacolo. Il posto guida era caratterizzato da una console centrale dal disegno massiccio e "popolato" di tasti, manopole e comandi vari. Tale elemento troverà poco tempo dopo la sua massima evoluzione nell'Insignia, per poi ridursi nuovamente nei modelli seguenti in modo da rendere più leggibile ed intuitiva la console stessa. I sedili anteriori, nella versione a 3 porte, sono leggermente più profilati. Posteriormente era sensibilmente aumentato lo spazio a disposizione dei passeggeri, anche la misura del passo era in realtà cresciuta di appena un paio di centimetri rispetto alla Corsa C. Il bagagliaio poteva offrire una capacità massima di 285 litri in configurazione standard, ma ampliabile a 1.100 litri mediante l'abbattimento degli schienali posteriori.




mercoledì 6 maggio 2015

Opel Corsa D

La Opel Corsa D è la quarta generazione della Opel Corsa, un'utilitaria del segmento B prodotta da Opel dal 2006 al 2014. Così come per la Opel Corsa C che va a sostituire, la sigla D non fa parte della denominazione ufficiale, ma serve ad indicare e contraddistinguere appunto la quarta generazione di questo modello dalle altre.
La quarta generazione della Corsa era caratterizzata innanzitutto da un corpo vettura dagli ingombri sensibilmente aumentati rispetto al modello che l'ha preceduta. Tale cambiamento seguiva di pari passo quello delle principali concorrenti di quel periodo, ossia la Peugeot 207, la Renault Clio III ed anche la stessa Fiat Grande Punto. Ma anche il fatto di condividere con quest'ultima la struttura di base e la meccanica ha portato ad adeguarsi giocoforza ai nuovi ingombri dell'italiana, una tendenza a cui in seguito avrebbero aderito altri modelli di segmento B, come ad esempio la SEAT Ibiza.
Un cambiamento sensibile si era avuto anche dal punto di vista dello styling: rispetto alla Corsa C uscente, la nuova generazione proponeva linee decisamente di rottura, del tutto nuove ed inedite. Le linee da tranquilla utilitaria della precedente Corsa hanno lasciato posto a tratti più aggressivi che non solo davano più personalità e grinta alla vista d'insieme, ma volevano anche dichiarare un'ormai ampiamente raggiunta maturità del modello. Il family feeling è in parte riconducibile a quello della contemporanea Astra H, ma evoluto in chiave più tondeggiante, senza però risultare somigliante alla Corsa B, bensì più elaborato. È il caso dei fari anteriori, dal profilo curvilineo e "arrabbiato", disegnati inoltre in modo da dare l'impressione di una maggior larghezza. Tale espediente stilistico non era volto unicamente ad aumentare la sensazione di imponenza del corpo vettura, ma anche a dissimulare lo sbalzo anteriore, volutamente accentuato per riuscire a soddisfare i requisiti di sicurezza passiva negli urti frontali. La calandra, che riprende lo stile delle Opel di quegli anni, è dotato della classica banda cromata nella zona superiore. Nella zona compresa tra parafango anteriore, montante anteriore e cofano era possibile scorgere alcuni tratti che accomunano questa vettura alla Grande Punto. La fiancata dal disegno semplice e morbido svelava anche come con la Corsa D si fosse tornati a riproporre due carrozzerie dalle linee ben distinte a seconda che si trattasse di un versione a 3 o a 5 porte. Anche la Corsa C era disponibile in entrambe le configurazioni, ma le differenze non erano così nette come ad esempio nell'apprezzata seconda generazione. Con la Corsa D si tornò a questa differenziazione. Nella tre porte la superficie vetrata laterale era di forma più sfuggente rispetto alla cinque porte, ma anche lo stesso montante posteriore era più inclinato nella versione a 3 porte, in modo da conferire maggior sportività al corpo vettura. Simile era il taglio dei fari posteriori, anche se questi differiscono tra loro per le grafiche delle plastiche. Differente è anche il disegno dei due lunotti. Nel complesso, la 3 porte aveva una carrozzeria sportiveggiante con alcuni aspetti che la riconducevano quasi ad una coupé, mentre la 5 porte aveva un aspetto più classico e risultava anche più larga di 3 centimetri.